Trentino, Alto Adige, Sudtirolo

Tre sguardi, una storia

come è nata la pubblicazione

Il libro di Mauro Marcantoni, Giorgio Mezzalira e Giorgio Postal offre un’ampia panoramica sulle relazioni e le connessioni che intercorrono tra Südtirol/Alto Adige e Trentino, mettendo a confronto le due Province.

Il Sudtirolo e il Trentino sono territori di notevole complessità politica, economica e sociale, caratterizzati da una considerevole pluralità linguistica e culturale, e Trento e Bolzano sono legate tra di loro storicamente da un intenso rapporto di attrazione, contrasti e differenze.

Ambedue le realtà durante il periodo asburgico fecero parte del Kronland Tirol, nel quale si trovarono unite al Tirolo del Nord dal 1815 al 1918. La situazione di minoranza linguistica, la diffidenza dello Stato austriaco e la maggioranza tedescofona posero il Trentino nel contesto del Kronland in una situazione di debolezza strutturale, che verso il 1900 fu compensata soltanto in parte da un decollo economico di notevole portata.

La situazione di debolezza strutturale e di minoranza politica del Trentino all’interno della compagine tirolese fu capovolta dal 1918, quando ambedue i territori diventarono parte dell’Italia a seguito del Trattato di Saint-Germain. L’unione di Sudtirolo e Trentino sotto il tetto della Venezia Tridentina durò soltanto fino al 1927, quando lo Stato fascista decise di istituire le Province di Trento e di Bolzano. Nel Sudtirolo il nazionalismo totalitario del regime, assieme ai tentativi di assimilazione della lingua tedesca e della cultura locale, furono avvertiti come una sfida esistenziale. Ma anche in Trentino le aspettative di maggior autogestione del territorio furono disattese.

Dopo la Seconda guerra mondiale, l’Autonomia portò a una collaborazione tra le due Province, sebbene le tensioni persistessero. Il periodo terroristico in Sudtirolo negli anni ’50-’60 rappresentò un momento di grande difficoltà, fino all’istituzione della Commissione dei 19 nel 1961 che contribuì a migliorare il dialogo tra le parti.

Negli anni ’70, un pacchetto di autonomia rafforzò le competenze di autogoverno delle Province, contribuendo al loro sviluppo economico e sociale, ma il volume di Marcantoni, Mezzalira e Postal sottolinea la necessità di una riflessione approfondita sul futuro delle competenze autonomistiche, anche in relazione al contesto europeo. La collaborazione tra le Province, la comunicazione tra gruppi linguistici e il potenziamento del “capitale sociale” rimangono sfide aperte.

Il libro offre una panoramica storica e riflessioni che invitano a perseguire il cammino dell’autonomia, ma anche a superare le attuali impasse.